Decreto legge Pisanu sull’acceso alle reti wi-fi :
abrogazione o modifica ? 1


Free Wi - Fi

Free Wi - Fi

L’Italia è l’unico paese al mondo dove l’accesso alla rete wi-fi è vincolato da procedure obbligatorie di autenticazione.

Tale procedura è regolamentata dalla legge Pisanu che vige dal 2005

In questi giorni si è parlato a lungo della possibilità di abrogazione di tale legge e della liberalizzazione totale e senza condizioni della rete.

Improvvisamente pare che tutto sia finito; il Ministro Maroni si è svegliato ed ha deciso di cancellare 5 anni di carte da bollo in un solo colpo.

Cinque anni in cui nel frattempo la maggior parte dei gestori di locali pubblici ha rinunciato all’ipotesi di fornire ai propri clienti un servizio utile se non indispensabile come l’accesso alla rete.

E come sempre accade dalle nostre parti non ci sono vie di mezzo : dal divieto totale al liberi tutti !

Come molti sanno faccio parte di un associazione chiamata Associazione Cittadini Digitali che da anni si batte per la regolarizzazione dell’autenticazione ad internet tramite numero telefonico cellulare.

Il sistema è semplicissimo : ci si collega ad una pagina web dove inserendo il numero del proprio telefonino dopo pochi minuti si riceve sul medesimo una password che viene automaticamente abbinata al numero stesso il quale ovviamente corrisponde ad una persona fisica che a suo tempo ha fornito i propri documenti all’atto della registrazione.

Tale procedura non è stata riconosciuta ufficialmente ed infatti ci era stato chiesto di fornire contestualmente numerosi altri dati dell’utente, modalità che ha spinto la maggior parte dei potenziali navigatori a desistere.

Come sempre quindi in Italia i passaggi nei confronti di tutto ciò che è nuovo sono grotteschi:

  1. scoperta di una nuova risorsa  ( in questo caso il wi-fi )
  2. totale disinteresse da parte delle autorità ( uiaifai ? e che è ? aaaah pe annà in internette ! )
  3. divulgazione libera ed incontrollata ( lasciamoli fare … so ragazzi… )
  4. attenzione da parte dei legislatori allertati da tecnici ( Onorevole mi consenta, Le dovrei spiegare una cosa molto importante )
  5. repressione del fenomeno con divieti di ogni tipo ( occorre quindi fornire c.i. c.f. numero di scarpe ed intenzioni di navigazione)
  6. accettazione di tale limitazione da parte dei cittadini ( Panem et circenses )
  7. diffusa violazione silenziosa delle normative ( giga e giga di film porno nell armadio )
  8. repressione a campione degli insorti ( super multa all’evasor !)
  9. manifestazione di disappunto da parte di minoranze informate ( eccomi )
  10. attenzione da parte dei legislatori allertati da tecnici (bis)
  11. dibattimento parlametare tra incompetenti ( e quelli competenti messi a tacere )
  12. abrogazione dei divieti e ri-liberalizzazione totale ( w l’Italia )

Questa scaletta è valida in moltissime situazioni anche se la maggior parte di esse si è fermata alla fase 11 ovvero al dibattimento senza fine in sede parlamentare. 😡

Basti pensare alla legalizzazione delle droghe leggere, lo scaricamento di musica e film dalla rete (file sharing), la prostituzione, i culti religiosi di oltre frontiera ed altri temi dove entrano in gioco poteri economici, multinazionali, relazioni diplomatiche internazionali e quant’altro a complicare le cose.

Nel caso del wi-fi, molti sospettano che dietro a tutte queste manfrine ci sia dietro la mano pesante dei fornitori di connettività i quali non gradiscono l’ipotesi che i loro clienti ” si smazzino ” la fornitura adsl domestica liberamente.

Altro che terroristi attentatori che pilotano missili tramite notebook connessi alla rete del bar sotto casa ! 😛

Sono davvero curioso di vedere come andrà a finire, nella Repubblica del dire ……


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