Abolizione del palio di Siena 15


Palio di Siena

Palio di Siena

Avevo una decina di anni la prima volta che cominciai a chiedermi il senso di una manifestazione come il palio di Siena.

Una piazza straboccante di persone in preda a delirante esaltazione di massa.

Animali terrorizzati, picchiati, feriti e spesso drogati.

Tutto a vantaggio di un indotto economico senza paragoni per una città che potrebbe vantare origini culturali da record ma preferisci monetizzare il dolore di chi non si può difendere.

Ci siamo abituati nei secoli a spettacoli dove le bestie diventano per alcuni minuti oggetto di scherno, divertimento ed in molti casi dolore.

Lo sfruttamento delle creature non umane rappresenta la base di buona parte dell’economia nazionale quindi appartiene a quei temi “intoccabili” della nostra società:

Per inquadrare meglio questa amareggiante realtà nazionale cito due estratti dal sito della Lav Lega Anti Vivisezione.

In Italia il cavallo è considerato un animale da reddito, ovvero destinato alla produzione di carne.

E’ la specie animale in assoluto più utilizzata e sfruttata dall’uomo: nell’ippica, nell’equitazione, nei maneggi, nella pet therapy, nei palii, dove lasciano perplessi i metodi statistici utilizzati: ricordiamo ad esempio che il cavallo soppresso fuori dal recinto del palio per gli organizzatori non fa parte degli incidenti mortali.

E poi nei circhi, nella vivisezione, nella produzione di pelli, come mezzo di trasporto turistico o da soma, nel mondo dello spettacolo e altro. Quando invecchia, o per qualche motivo cala le sue prestazioni fisiche, si trasforma in animale da macello.

LEGGI TUTTO SUL SITO DELLA LAV

Il cavallo non ha scelto di fare sport, è l’uomo che ha deciso per lui e lo ha costretto a diventare un atleta. Questo semplicissimo concetto racchiude la realtà dello sfruttamento a cui vengono sottoposti i cavalli nelle varie discipline equestri, alcune delle quali risultano particolarmente pericolose per la salute e per la vita dei cavalli.

Esercizi e percorsi sono affascinanti performance di grazia, vigore e precisione, ma nascondono giorni, mesi e anni di lavoro forzato.
Durante il periodo di addestramento, differente a seconda della disciplina, i cavalli devono infatti imparare – con metodi spesso duri e coercitivi – ad eseguire esercizi e prove che per loro non hanno alcun senso. Il forte stress psico-fisico originato da questa continua pressione li logora, esponendoli a rischi per la salute e per la vita.

LEGGI TUTTO SUL SITO DELLA LAV

In questi giorni, puntualmente, il rituale medievale rosso sangue / terra di Siena si è nuovamente compiuto all’insegna della peggiore crudeltà; un cavallo è morto durante le prove, molti sono caduti durante la gara riportando ferite in grado di segnare a vita la salute dei partecipanti a 4 zampe.

Ovviamente subito si è levata la voce delle associazioni animaliste che da decenni si battono per l’abolizione di un simile scempio e persino il Ministro Michela Brambilla ha annunciato una serie di verifiche sulla liceità di certe pratiche preistoriche e senza senso.
Come immaginabile il dio denaro però difficilmente si lascia intimorire dal buon senso e la levata di scudi in difesa della “antica tradizione irrinunciabile” è stata unanime.

Dal Pdl nazionale alla Lega passando ovviamente per il Sindaco di Siena il quale ha minacciato ricorso legale per salvaguardare “valori e passioni di una città”.
Tale reazione mi ricorda la posizione infuriata del sindacato produttori di armi durante il referendum per l’abolizione della caccia il quale contrapponeva il problema occupazionale per le decine di famiglie impiegate nella produzione di fucili e proiettili.

Questa è la nostra civiltà.

Manteniamo le guerre per non disoccupare militari e costruttori di carrarmati.
Permettiamo la caccia per non affamare le povere famiglie di armaioli.
Garantiamo la movida notturna per non intaccare l’economia enogastronomica cittadina.
Rinnoviamo il palio di Siena perchè il Panforte non sarebbe sufficiente a mantenere le auto blu di un Sindaco del Pd

Mi raccomando: tutti pronti ad inorridire per la corrida !


Cosa ne pensi?

15 commenti su “Abolizione del palio di Siena

  • Alex Baldi

    Lei basa tutta la sua teoria sui soldi, a Siena se si vince si PAGA…vorrei che mi dicesse dove si concentra il flusso di denaro, anche coloro che vengono a vederlo, per il 90% non pagano nulla (in piazza si vede gratis, si paga solo sui palchi) e resta in città poche ore consumando pizza al taglio. Lei non sa niente di Siena e ne parla come uno che sa tutto, non dimentichi che il saggio sa di non sapere..e si adegua. Cordiali saluti

  • Adriano Casissa


    Alex Baldi:

    Lei basa tutta la sua teoria sui soldi, a Siena se si vince si PAGA…vorrei che mi dicesse dove si concentra il flusso di denaro, anche coloro che vengono a vederlo, per il 90% non pagano nulla (in piazza si vede gratis, si paga solo sui palchi) e resta in città poche ore consumando pizza al taglio. Lei non sa niente di Siena e ne parla come uno che sa tutto, non dimentichi che il saggio sa di non sapere..e si adegua. Cordiali saluti

    Buonasera Alex

    prima di tutto la ringrazio per il contributo e mi scuso per aver ferito la sua sensibilità.
    Conosco molto bene Siena a livello turistico e la ritengo una delle più belle città italiane.
    Sul fatto che la vostra economia non sia basata sul palio non ho dubbi.
    Mi chiedo a questo punto che senso abbia questo sacrificio animale che da tempo oramai vi rende oggetto di accesi dibattiti screditando secoli di cultura artistica e spirituale.
    Non sono saggio, so di non sapere, il mondo però è uscito dall’oscurantismo e, rinnega questo tipo di manifestazioni che potevano avere un senso in un epoca in cui tagliare una testa era all’ordine del giorno.
    Ad ogni modo, continuo a voler ricordare Siena per il colore della sua terra e per il Panforte di cui sono ghiotto e per il quale non vi dovete vergognare.
    Percuotere cavalli a sangue per vincere una corsa, non ritengo possa venir definito patrimonio umanitario quindi, mi perdoni, ma rimango della mia idea, sperando nella sua comprensione.
    Ringraziandola ancora per la preziosa e reale testimonianza, la saluto nella speranza un giorno di incontrarci davanti ad un bicchiere di Vin Santo ed una confezione di cantucci.

  • Andrea

    Ricordandole che in Italia la diffamazione è reato le chiedo: ma le prove di tutto quello che dice? Si fida della lav? Allora c’è cascato anche lei! Il tristissimo elenco dei cavalli morti che hanno fatto ma che in realtà o non sono morti o addirittura non sono esistiti (spulci pure le pagine on line dedicate al palio) è solo la punta dell’iceberg della disonestà di un’associazione come la lav , che ritenevo essere un’associazione seria fino a poco fà. Se si accoda alla Brambilla invece non ho neanche parole, mi dispiace per lei. Invitandola a Siena a vedere la pura verità delle cose (è tutto pubblico) e invitandola a documentarsi, invece di parlare “per sentito dire” la saluto!
    Arrivederci!

  • Adriano Casissa


    Andrea:

    Ricordandole che in Italia la diffamazione è reato le chiedo: ma le prove di tutto quello che dice? Si fida della lav? Allora c’è cascato anche lei! Il tristissimo elenco dei cavalli morti che hanno fatto ma che in realtà o non sono morti o addirittura non sono esistiti (spulci pure le pagine on line dedicate al palio) è solo la punta dell’iceberg della disonestà di un’associazione come la lav , che ritenevo essere un’associazione seria fino a poco fà. Se si accoda alla Brambilla invece non ho neanche parole, mi dispiace per lei. Invitandola a Siena a vedere la pura verità delle cose (è tutto pubblico) e invitandola a documentarsi, invece di parlare “per sentito dire” la saluto!
    Arrivederci!

    Buongiorno Andrea la ringrazio per il suo intervento.

    non parlo per sentito dire ma semplicemente ribadisco la mia contrarietà verso qualsiasi manifestazione che costringa animali a gareggiare. Mi riferisco ovviamente non solo al palio di Siena ma alle corse dei cavalli, alle corride e simili.
    Ogni anno vedo in televisione le immagini e questo mi basta
    Non mi accodo nessuno tanto meno alla Brambilla ed ho semplicemente riportato notizie tratte dal web quindi, mi perdoni, ma non capisco la sua precisazione relativa alla diffamazione.
    Se un parere in contrasto con la propria visione diventasse reato saremmo veramente alla frutta.
    Qualora facesse riferimento all’elenco degli animali morti steso dalla Lav ovviamente non mi assumo la responsabilità di quanto da loro dichiarato e questo grazie al cielo in Italia è ancora possibile…
    Per onore del vero, se ritiene menzogne quelle descritte dal sito della Lega Anti Vivisezione, la invito a comunicarle a chi di dovere con tutto il mio appoggio e solidarietà.
    La ringrazio per l’invito a Siena e per la determinazione con cui ha difeso la sua visione, caratteristica oggi oramai introvabile nelle persone.
    “Non condivido la tua opinione ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a esprimerla” (Voltaire)

  • Alex Baldi


    Adriano Casissa:

    Buonasera Alex
    prima di tutto la ringrazio per il contributo e mi scuso per aver ferito la sua sensibilità.
    Conosco molto bene Siena a livello turistico e la ritengo una delle più belle città italiane.
    Sul fatto che la vostra economia non sia basata sul palio non ho dubbi.
    Mi chiedo a questo punto che senso abbia questo sacrificio animale che da tempo oramai vi rende oggetto di accesi dibattiti screditando secoli di cultura artistica e spirituale.
    Non sono saggio, so di non sapere, il mondo però è uscito dall’oscurantismo e, rinnega questo tipo di manifestazioni che potevano avere un senso in un epoca in cui tagliare una testa era all’ordine del giorno.
    Ad ogni modo, continuo a voler ricordare Siena per il colore della sua terra e per il Panforte di cui sono ghiotto e per il quale non vi dovete vergognare.
    Percuotere cavalli a sangue per vincere una corsa, non ritengo possa venir definito patrimonio umanitario quindi, mi perdoni, ma rimango della mia idea, sperando nella sua comprensione.
    Ringraziandola ancora per la preziosa e reale testimonianza, la saluto nella speranza un giorno di incontrarci davanti ad un bicchiere di Vin Santo ed una confezione di cantucci.

    La ringrazio della risposta che però non chiarisce le sue parole scritte sopra nel blog. Lei parla di arretratezza culturale e sociale, ma non tiene conto che il Palio non è quei 90″ di corsa durante la quale accadono incidenti ad uomini e cavalli, come dappertutto, ma molto meno che, tanto per dirne una, in ippodromi dove lo stato lucra sulle scommesse e nei quali la Ministra Brambilla, si guarda bene dal metter piede, nessun cavallo oltretutto è frustato a sangue, ma lei, non conoscendo siena se non per il panforte e altre cosette, non sa che non si tratta di frusta, ma di nerbo di bue e che viene usato prevalentemente per due scopi: far capire al cavallo quando curvare e per ostacolare gl’avversari…. Detto questo le chiarisco che perpetrare una tradizione che si rifà alla battaglia di Montaperti per 600 anni continui, non è una stupidaggine che una persona che NON CONOSCE SIENA E LA SUA VITA DI OGNI GIORNO, si possa permettere di criticare per qualche incidente (3 negl’ultimi 10 anni, per oltre 300 corse…lo sapeva questo?), perchè vivere il Palio significa avere una famiglia, una grande e bella famiglia, che offre riparo, affetti, impegno sociale, attenzione ai bambini, allo sport, alla cultura e tanto altro, per 365 giorni l’anno e che fa esser Siena la città più vivibile d’Italia, con i migliori servizi, dove la delinquenza è minima, la droga quasi sconosciuta ed ha fatto si di mantenere un centro storico fra i meglio conservati in Europa….glielo dica ai suoi frequentatori che c’offendono con giudizi sommari ed alla Ministra che commercia in pesce surgelato. Grazie
    PS prendo atto che ha cambiato idea, diceva “…Tutto a vantaggio di un indotto economico senza paragoni…” ed ora dice di rendersi conto che siena non basa la propria economia sul Palio….almeno ha avuto il coraggio di negare una balla colossale…grazie

  • Adriano Casissa

    La ringrazio della risposta che però non chiarisce le sue parole scritte sopra nel blog. Lei parla di arretratezza culturale e sociale, ma non tiene conto che il Palio non è quei 90″ di corsa durante la quale accadono incidenti ad uomini e cavalli, come dappertutto, ma molto meno che, tanto per dirne una, in ippodromi dove lo stato lucra sulle scommesse e nei quali la Ministra Brambilla, si guarda bene dal metter piede, nessun cavallo oltretutto è frustato a sangue, ma lei, non conoscendo siena se non per il panforte e altre cosette, non sa che non si tratta di frusta, ma di nerbo di bue e che viene usato prevalentemente per due scopi: far capire al cavallo quando curvare e per ostacolare gl’avversari…. Detto questo le chiarisco che perpetrare una tradizione che si rifà alla battaglia di Montaperti per 600 anni continui, non è una stupidaggine che una persona che NON CONOSCE SIENA E LA SUA VITA DI OGNI GIORNO, si possa permettere di criticare per qualche incidente (3 negl’ultimi 10 anni, per oltre 300 corse…lo sapeva questo?), perchè vivere il Palio significa avere una famiglia, una grande e bella famiglia, che offre riparo, affetti, impegno sociale, attenzione ai bambini, allo sport, alla cultura e tanto altro, per 365 giorni l’anno e che fa esser Siena la città più vivibile d’Italia, con i migliori servizi, dove la delinquenza è minima, la droga quasi sconosciuta ed ha fatto si di mantenere un centro storico fra i meglio conservati in Europa….glielo dica ai suoi frequentatori che c’offendono con giudizi sommari ed alla Ministra che commercia in pesce surgelato. Grazie
    PS prendo atto che ha cambiato idea, diceva “…Tutto a vantaggio di un indotto economico senza paragoni…” ed ora dice di rendersi conto che siena non basa la propria economia sul Palio….almeno ha avuto il coraggio di negare una balla colossale…grazie

    Buongiorno Alex

    ritengo la sua replica talmente importante che preferisco dedicare al tema un nuovo post al quale la invito a contribuire. Cordiali saluti

  • Luca Chiezzi

    Anche se in ritardo ti dico che essere ignorante e voler giudicare è inaccettabile. E tu sei veramente ignorante in materia. Quindi stai zitto su questo argomento. Ok?

  • paolo ferraris

    Io della sua Educazione” di facciata (che bravo che è lei cosi pacato nel rispondere…pronto a subire le ingiurie dei cattivi che “percuotono a sangue i cavalli”…ma vada a cagare!!!)…me ne infischio…lei è solo l’animalista di turno che preferisce gli animali alle persone…con un odio che rasenta il terrorismo…anzi probabilmente se potesse ammazzare qualche cristiano lo farebbe volentieri…fosse anche solo un cacciatore di cinghiali o nutrie infestanti!!!…sappia che a Siena tutto ciò che lei asserisce non succede…sappia che i suoi strali dovrebbero andare semplicemente verso le ALTRE corse di cavalli…nell’ippica sportiva!!!…dove altro che i soldi e la droga!!!!…Ma anche cosi non si farebbe affatto il bene degli animali!!!!…Se si chiudessero gli ippodromi di tutto il mondo…be nel giro di qualche decennio di cavalli rimarrebbero solo quelli da macello!!!…